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FISIOKINESI

La kinesi passiva è una metodica di riabilitazione, che permette di mantenere le tue articolazioni flessibili e sane. Attraverso gli esercizi di kinesi passiva, il fisioterapista muove, le articolazioni, fino al raggiungimento del loro massimo ROM. La kinesi passiva poggia sulla legge biologica di Lamarck: “La funzione fa l’organo” e quindi dalla conseguenza logica: “Se tu non lo usi, tu lo perdi”. Difatti è estremamente importante eseguire esercizi per mantenere le articolazioni flessibili ed i muscoli tonici, al fine di mantenere uno stile di vita attivo e per eseguire le AVQ.

 

Gli esercizi di kinesi passiva eseguiti da un fisioterapista o attraverso una macchina per la mobilizzazione continua, sono indicati per migliorare l’ampiezza di movimento sopratutto nei post-operatori. La kinesi attiva si sviluppa grazie alla scoperta della catena cinetica. È stato scoperto, che in un sistema formato da una serie di segmenti sovrapposti connessi da articolazioni, se veniva applicata una forza ad uno dei segmenti, questa veniva trasferita ai segmenti adiacenti. Questo concetto venne applicato al corpo umano, con la nascita dell’analisi del movimento e la catena cinetica venne quindi definita, come un’unità motoria complessa.

 

I movimenti, che si verificano in questi segmenti sono di due tipi: movimenti a catena chiusa e movimenti a catena aperta. Quindi esistono due tipi di esercizi di kinesi attiva: esercizi a catena chiusa e aperta. La kinesi attiva è indicata sia nel post-intervento che nel trattamento conservativo. Nell'ambito della fisiokinesi rientrano il rinforzo muscolare e propriocettivo, lo stretching anche in PNF , la rieducazione alla deambulazione ed infine la riatletizzazione e recupero del gesto tecnico dello sportivo.